La Pagnotta della Valle è più di un pane: è il profumo del grano che torna a crescere tra le montagne, è il gesto lento delle mani che impastano con rispetto, è il tempo che ritrova valore.
Tutto nasce da un’idea coraggiosa: riportare il grano là dove era scomparso, rigenerare la terra in modo naturale e trasformare ciò che cresce in valle in un prodotto che profuma di casa, di tradizione e di futuro.
È il simbolo di una filiera corta, che unisce agricoltura sostenibile, artigianalità e identità locale.
Il nostro primo prodotto a km zero prende forma nel 2012, quando il grano coltivato in Valle dei Laghi viene trasformato per la prima volta in pane: un momento storico, che segna l’inizio concreto di un progetto ambizioso capace di unire terra, artigianato e comunità.
Due anni dopo, nel 2014, compiamo una scelta decisiva: acquistiamo un molino artigianale in legno da introdurre nel laboratorio del Panificio Tecchiolli, con macine a pietra, per macinare internamente il nostro grano e chiudere l’intero ciclo produttivo.
Da quel momento, ogni chicco viene lavorato lentamente, in modo naturale, per conservare intatti profumi, sapori e proprietà nutrizionali.
Nasce così la farina tipo “2” a km 0, ricca di carattere, autentica, simbolo della nostra Linea Molino Tecchiolli.
La ricetta della Pagnotta della Valle è essenziale e volutamente povera: farina di grano tenero tipo 2 della Valle dei Laghi, acqua, sale, lievito madre e una lunga lievitazione naturale. Niente di più, perché non serve altro per creare un pane vero, digeribile, saporito.
La cottura su forno a pietra regala una crosta croccante e dorata, mentre la mollica si presenta compatta e morbida: caratteristiche tipiche di un pane realizzato con farine poco raffinate e naturalmente povere di glutine, come quella ottenuta dal grano coltivato nella Valle dei Laghi.
Dietro ogni pagnotta ci sono mani esperte e storie contadine: ad oggi contiamo una ventina di agricoltori della valle che ogni anno coltivano con passione il grano, recuperando campi incolti, rispettando il suolo, curando la biodiversità. Ogni raccolto è frutto di una scelta consapevole, condivisa con chi abita e ama questa terra.
La Pagnotta della Valle è anche un progetto educativo e culturale: coinvolge le scuole, sensibilizza le comunità, promuove un’idea di alimentazione sana e territoriale. Grazie al sostegno della Comunità della Valle dei Laghi e alla collaborazione con l’Ecomuseo, la filiera del pane è diventata un racconto condiviso, un atto di appartenenza (clicca qui per scoprire la nostra collaborazione con l'Ecomuseo della Valle dei Laghi).
Un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo progetto lo ha avuto la Fondazione Edmund Mach, da sempre punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione agricola in Trentino.
Tra coloro che ci hanno creduto fin dall’inizio, un ringraziamento speciale va a Marino Gobber, pioniere della nostra filiera e figura chiave nella reintroduzione della coltivazione del grano in Valle dei Laghi.
Insieme a lui, il ricercatore Enzo Mescalchin, che ci ha accompagnato fino alla pensione, e i tecnici della Fondazione Paolo Zanoni e Luigi Bertoldi, che continuano a supportarci con competenza e passione, contribuendo ogni giorno alla crescita del progetto.
Grazie a questa sinergia tra ricerca, tradizione e collaborazione con gli agricoltori locali, possiamo portare sulle vostre tavole un prodotto che racconta la storia della nostra terra e il valore dell’artigianalità.
È un pane che parla di radici, ma guarda avanti. È tradizione che si rinnova ogni giorno. È sapore di territorio, racchiuso in una forma semplice, ma piena di significato.